Ecco perché non devi vergognarti se il tuo idolo è Moana Pozzi.


 

  "Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai" 

Anna Moana Rosa Pozzi

Facciamo finta per un momento che tutti noi crediamo nell'esistenza di Dio. Io penso che Dio abbia collocato una persona come Moana Pozzi nel posto giusto al momento giusto, sebbene avesse una mente nel modo più assoluto progressista e avanguardista, che non apparteneva la suo contesto storico. 

Fare la pornostar in Italia tra gli anni '70 e '80 voleva dire sorbirsi le ingiurie, le discriminazioni e gli insulti di donne e uomini benpensanti. Oggi è una cosa del tutto normale, sebbene il porno sia molto più industrializzato e sia cambiato moltissimo rispetto a prima, è considerato un mestiere relativamente normale. Il porno negli ultimi anni ha spinto molto sulle performance eccezionali, eccessive, non ci sono più le effusioni romantiche, la scena di preambolo col "corteggiamento", è tutto diretto, tutto perfetto, a volte non vengono nemmeno inquadrate le facce degli attori. Viene da pensare addirittura che lo facciano controvoglia. Negli ultimi tempi, però, sono aumentati moltissimo i video amatoriali o comunque i prodotti dove viene ritrovata un po' di quella naturalezza. Dopo tutto, con l'avvento di internet, un preadolescente che vuole avere un primissimo approccio col "sesso vero" può facilmente accedervi tramite Google ed è giusto che abbia una visione quanto più possibile fedele al reale.  

 C'è chi l'amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione, Moana né l'uno né l'altro, lei lo faceva per passione. Se c'è una canzone che può rappresentarla è proprio Bocca di Rosa di De André. Il mito di Moana Pozzi è nato insieme agli ostacoli lungo il suo cammino. A iniziare da "Curve Deliziose", uno spettacolo teatrale che vedeva come uniche protagoniste lei e Ilona Staller (in arte Cicciolina). Il primo spettacolo in Italia in cui non solo si rompeva la quarta parete, ma il pubblico diventava parte attiva della performance: Moana ad un certo punto si sedeva e iniziava a masturbarsi, dopo qualcuno saliva sul palco e le praticava un cunnilingus. Inutile dire che dovettero ritirarsi dalle scene con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico. 

Moana era divisa tra persone che la amavano e troppe persone che la odiavano, eppure si mostrava sempre con una estrema gentilezza e dolcezza. In pubblico non era mai pronta all'attacco, arrabbiata o innervosita. Nella sua semplicità sapeva che l'unica cosa che voleva era mostrarsi, spogliarsi, godere e dare piacere, che per quanto semplici siano queste cose sono sempre state le più difficili da fare in questo Paese. Lei sapeva benissimo che scandalizzava, ma era questo il suo obiettivo, suscitare una reazione, scioccare. La sua persona era rivestita di uno strano candore, una purezza che non ti aspetti e secondo me risiedono nella sua solida fede cristiana. Fu insultata, derisa, licenziata da un programma televisivo per bambini per colpa delle associazioni delle casalinghe che si lamentavano, ma lei era sempre lì, imbattibile. 

Molti mi dicono: "Sei una puttana, una prostituta pubblica". Non mi importa di quello che la gente pensa di me e comunque nell'essere puttana non ci vedo niente di male.

Ad un programma televisivo condotto da Pippo Baudo, con ospite Moana Pozzi, una signora le chiede come avrebbe spiegato a suo figlio, se ne avesse avuto uno, il suo mestiere. Premettendo che non ho la più pallida idea del perché tutti siano fissati con lo spiegare le cose ai bambini: molto spesso i bambini sono molto più intelligenti degli adulti e non c'è bisogno di spiegare niente, trovo sbagliata l'idea che le cose che riguardano i grandi debbano per forza disturbare i piccoli. Se non ti vergogni di niente saprai spiegare tutto una volta che ti viene chiesto. Moana diede una risposta deludente, ma io non sono così convinta che lo pensasse davvero, d'altronde lei voleva piacere e in quel momento doveva piacere a un gruppo di donne mature, sposate, madri e mantenute. Disse che proprio per quel motivo non avrebbe avuto figli, beccandosi il primo applauso della serata. 

Parlare di Moana Pozzi oggi può essere una lama a doppio taglio, è stata un'icona del femminismo pur mercificando il suo corpo ed è stata un'icona gay pur essendo etero. 

Ma del femminismo lei pensava questo: "Le femministe (quelle stupide) mi accusano di essere una donna oggetto perché nel mio lavoro di pornostar mi presto a tutte le fantasie sessuali degli uomini (che poi sono anche quelle delle donne). Io invece non mi sento usata e mi piace rappresentare il sesso in tutte le sue forme. Per me la donna oggetto è la casalinga che lava, cuce, stira e cucina per la famiglia, molto spesso con poche gratificazioni."  

Per quanto riguarda la comunità lgbt, invece, molte persone etero vengono selezionate come "iconiche", come Moira Orfei, Lady Gaga e molte altre e non vedo nessun motivo per cui non debbano esserlo.

Esistono ancora i libri proibiti? In un certo senso sì. C'è un libro introvabile scritto da Moana che si chiama "La filosofia di Moana". Ho fatto qualche ricerca per vedere in quale libreria avrei potuto trovarlo così da sostenere nel mio piccolo queste attività purtroppo in crisi in questo momento, ma non è più disponibile. Mi rivolgo ad Amazon ma lo chiudo dopo 15 secondi perché scopro che costa 299,99 euro. Poi mi accorgo che internet è pieno zeppo di pdf e copie di questo libro perché è piccolissimo e si legge in un'oretta. E infatti lo leggo. E' stupendo. Dovrebbe chiamarsi "Il vocabolario della filosofia di Moana", perché lei passa in rassegna tutte le lettere dell'alfabeto, per ogni lettera sceglie delle parole che sono significative per lei e na dà una sua definizione: proibito, notte, politica, cazzo, infanzia, esibizionismo. Lascio il link perché è davvero bello. Quando fu pubblicato, però, fece un grosso scalpore perché presentava anche delle "pagelle". A qualche lettera infatti corrispondeva anche il nome di alcuni personaggi famosi con cui Moana era stata a letto e a cui aveva dato un voto: Beppe Grillo, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi, Renato Pozzetto, Renzo Arbore e molti altri. Quello che mi ha colpito di più è stato Robert De Niro con cui di fatto non c'è stato, a quanto pare, alcun rapporto sessuale sebbene si piacessero e vorrei scoprire perché, ma è l'avventura con Roberto Benigni che mi ha fatto morire dal ridere:

L'ho conosciuto nel 1982 quando sono andata a passare un weekend con la mia amica Antonella nella casa in Toscana di Dado Ruspoli. Roberto era tra le molte persone invitate e ad Antonella piaceva da impazzire, aveva deciso di farselo a tutti i costi ma lui non ne voleva sapere. Una sera lei mi disse: "E' molto timido, non so cosa fare, perché non mi dai una mano?". La notte abbiamo aspettato che tutti fossero andati a letto, siamo entrate nella sua stanza e pian piano ci siamo infilate sotto le lenzuola. Era davvero buffo: dormiva con tanti indumenti addosso, calze, mutande, canottiera di lana. Era molto carino e abbiamo tentato di spogliarlo e toccarlo. Lui è saltato giù dal letto ed ha cominciato a correre per la stanza gridando: "Siete matte, mi vergogno!". Abbiamo riso tutta la notte, poi ci siamo addormentati insieme.



https://docplayer.it/32658701-La-filosofia-di-moana.html#show_full_text

Scopro anche che le piacevano molto i fumetti, anzi dal 1989 veniva pubblicato un fumetto erotico "Moana" ispirato a lei, ma purtroppo non ne ho trovato la minima traccia. Cercando, però, ho trovato un altro fumetto ispirato a lei "Battaglia. Dentro Moana" di Roberto Recchioni (sceneggiatore di Dylan Dog) del 2016. Fa parte della serie di fumetti che hanno come protagonista Pietro Battaglia, un soldato siciliano trasformato poi in un vampiro, che attraversa il 900 incontrando tutte le personalità più spiccate, da Mussolini ad Andreotti e addirittura Padre Pio. Ci sono titoli che non vedo l'ora di leggere come "Le guerre di Pietro" o "...E le foibe?". Meraviglioso. Per quanto riguarda "Dentro Moana" sono riuscita a trovare solo un estratto, sembrerebbe una strana e difficile storia d'amore tra Pietro e Moana, ma per adesso non so dirvi di più.



Alla lettera L del libro di Moana si trova la parola Lettere. Dice che riceve moltissime lettere di fan e ammiratori e di leggerle tutte ma di rispondere solo a quelli più sensibili, poi ne trascrive qualcuna. Io qui vi propongo quelle che mi hanno colpito di più: 

C'è CHIARAMENTE lo sporcaccione:

"Cara signorina Moana, sono un suo ammiratore, il mio nome è Antonio ed esercito il mestiere di avvocato qui nella mia piccola Pavia. Le scrivo perché sono un bambino cattivo che vorrebbe tanto essere punito da Lei e diventare il suo schiavo personale... Vorrei che Lei mi camminasse addosso con i suoi tacchi a spillo, che mi sputasse in faccia e pisciasse addosso. Se Lei desidera posso essere a sua disposizione per tutto; sarei onorato di pulire la sua casa, lavare per terra, lucidare la cucina e i bagni, trasportare cose pesanti e faticose." (Antonio B., Pavia)

Il dolcissimo romantico (questa mi ha davvero sciolto il cuore):

"Sei bella come un chiaro di luna, la tua fierezza affascina sconvolgendo l'anima, i tuoi gesti entrano dentro il cuore in maniera violenta. Bella Moana sei solo un sogno ma ti ringrazio perché mi aiuti a vivere." (Luigi, Milano)

I fin troppo fiscali:

"Carissima Moana siamo un gruppo di cinque avieri della caserma dell'aeronautica di Macerata. Siccome a fine marzo concluderemo il CAR per trasferirci a Viterbo potremmo incontrarci? Sappi che siamo V.A.M. e cioè gli avieri con il fallo più lungo della caserma. Sappiamo dove abiti e quindi verremmo a trovarti l'8 aprile (domenica) per trascorrere una grande giornata di sesso. P.S. Abbiamo i cannoni pieni da un mese." (Massimo G. SARAM, Macerata)

La mia preferita:

"Ciao Moana, mi trovo qui in carcere a Reggio perché a Verona ho fatto del casino a causa tua, mi hanno strappato le tue foto e io mi sono incazzato. Scusa, scusa, e ancora scusa, tre volte scusa come tre rose d'amore. Ciao e a presto." (Giovanni C., Reggio Calabria)

E l' incommentabile:

"Moana Pozzi, abbiamo saputo che lei nella prossima settimana si esibirà con il suo spettacolo laido ed osceno in un teatro di Trieste. La invitiamo a cambiare idea, la consigliamo di non farsi vedere da queste parti e la diffidiamo di presentarsi. In caso contrario ne subirà le conseguenze pagando duramente. Non le permetteremo di fare le sue porcate nella nostra città, Dio è con noi." (Ordine Nuovo, Trieste)

Ci sarebbero ancora molte cose da dire su Moana Pozzi, sulla sua candidatura politica, sulla sua famiglia, sulla sua misteriosa morte o sul porno in generale, ma per quello forse bastano delle ricerche su internet. Io vi consiglio un podcast di Michela Murgia che parla di lei: https://open.spotify.com/episode/6ZZ1vb1xPw1z1n61l1RhQZ?si=9P5z34fKTbCKxI5Y0Fk2Vw

Quello che posso dirvi io è che ho sentito il suo nome per la prima volta in terza o quarta superiore e mi misi a ridere perché lo credevo buffo, non sapendo che per molte persone quel nome ha rappresentato un sogno, un ideale, un'ossessione. Di Moana io preferisco la sua gentilezza, il suo cuore era buono anche mentre il mondo era tanto infame con lei. 

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