Pagina di diario. Luigi, Arancia Meccanica e Big Hero 6.
Quando avevo 16 anni la mia esistenza era questa: vita stupenda d'estate, letargo d'inverno. Ora è letargo sia d'estate che d'inverno.
I miei inverni da adolescente consistevano nel leggere un sacco di libri, studiare materie su cui gli insegnanti facevano terrore psicologico, guardare film e serie tv. Mi divertivo a tenere un quaderno in cui scrivevo la mia sui libri che leggevo e i film che vedevo. Una volta scrissi anche gli spoiler. Spoiler che non avrebbe letto nessuno tranne me perché quel quaderno era solo mio, ma quanto potevo essere ritardata? Ad esempio io scrivo "In American Horror Story Asylum suor Mary Eunice muore. Ne Il giovane Holden, Holden non partirà mai per vivere da solo. Ne Il mondo di Sofia, Sofia e Albert scompaiono in un'altra dimensione. Nell'attimo fuggente il protagonista muore". Poi chiudo il quaderno. Lo riapro e leggo gli spoiler che io stessa ho scritto. Quoziente intellettivo tremila.
C'era una persona a cui tutto ciò piaceva, cioè Luigi. Io e Luigi eravamo sempre in videochiamata. Mentre studiavo lui era nel telefono piazzato davanti a me ed eravamo capaci di stare anche tre ore completamente in silenzio. Il sabato sera usciva solo se uscivo io. Insomma, migliori amici. Ha un carattere abbastanza particolare, nel senso che appena lo conosci o ti sta tremendamente sul cazzo o ti piace. Sono di più le persone che ce l'hanno sul cazzo chiaramente, noi invece ci siamo pigliati da subito. Lui in quel periodo usciva con tante ragazze diverse e gli interessava molto la mia opinione su di loro. Ma fondamentalmente a Luigi piace un tipo di ragazza: bel fisico, brava, intelligente e con vari interessi. Girare per musei, ascoltare musica, visitare posti nuovi sono le attività di coppia che preferisce. Luigi ai miei occhi è sempre stato Ted Mosby. Sembra che sto vendendo il mio amico a un mercato marocchino, ma voglio solo far capire che lo conosco. Ora è felicemente fidanzato e sono felice anche io per questo. A me piacevano quasi tutte le ragazze di Luigi, lui era molto orgoglioso di presentarmi a loro. Puntualmente quando finiva le odiavamo insieme. Non voglio dire cose smielate tipo "ho asciugato le sue lacrime" ma in pratica è quello che succedeva.
Io invece da adolescente insicura e sognatrice mi sfogavo con lui sui misteri della vita, ponevo domande sul futuro, sul perché viviamo. Ridicola. Quando mi buttavo giù lui era sempre pronto a rassicurarmi. Mi dava uno strattone quando ne avevo bisogno, mi diceva anche le cose che non volevo sentirmi dire. Lo fa ancora oggi, sia chiaro. C'erano alcune attività di rito. Esempio. Ogni volta che Yotobi pubblicava un nuovo video non dovevamo permetterci di guardarlo da soli. La prima o il primo a cui arrivava la notifica contattava l'altra o l'altro, videochiamata, 3 2 1 premi play. C'era anche un'altra cosa che facevamo molto spesso: guardare i film in videochiamata.
Una sera decidemmo di vedere il film Disney "Big Hero 6", davvero meraviglioso. Alla fine del film ci mettemmo a commentarlo e io me ne uscii con un legame tra Big Hero 6 e Arancia Meccanica sul tema della vendetta. (Collegamenti che Superuovo sei na busta de piscio).
<<Ilà mi spieghi che cazzo c'entra la vendetta?>>
<<Arancia Meccanica è un film che può essere ridotto in due filoni: uno che tratta il classico tema della dicotomia tra bene e male, da sempre si discute sul fatto che se uno è cattivo ci nasce o ci diventa? Secondo Arancia Meccanica ci nasci. Alex sapeva benissimo chi era, sapeva che quello che faceva era sbagliato agli occhi degli altri, sapeva che gli altri pensavano di lui che fosse un cattivo ragazzo ma questo a lui non importava. Lui stava bene quando faceva quelle cose e questo gli bastava per essere felice. Il secondo filone è quello della politica, la politica come la intende Machiavelli. Alex ha tutte le qualità perfettamente sviluppate per essere il tiranno più forte del mondo. Sa sottacere i doveri morali per raggiungere i suoi scopi, non si fa molti scrupoli infatti quando deve far del male a qualcuno per un proprio interesse personale. E questo qualcuno può essere chiunque. Sa quando parlare e quando stare zitto. Ma soprattutto è lui il capobanda. E' a lui che fanno riferimento i suoi "fratellini". Ma non è assolutamente una figura paterna per loro, anzi lui è temuto. Come dice Alex stesso ad un certo punto "Un vero leader sa quando essere amico dei suoi sudditi". Infatti al momento di fare baldoria sono tutti uniti ma appena sgarri ti butto in acqua e ti incido la mano con un coltello. Ma quando hanno congiurato contro di lui ed è stato catturato dalla polizia le cose cambiano. Dopo il trattamento durissimo che ha ricevuto l'esito è quello di una persona incapace di fare del male, ma non perché non voglia farlo, anzi il desiderio c'è, ma perché altrimenti starebbe male fisicamente. Alex viene reinserito nella società come persona nuova, purificata, in cerca di una strada giusta. Ma cosa trova? In primo luogo il rifiuto della famiglia che lo ha subito rimpiazzato con un altro ragazzo come se il loro compito fosse fare i genitori non il papà e la mamma. Ma soprattutto trova vendetta e qui entra in gioco Big Hero 6. Un capolavoro di film che apparentemente non dovrebbe avere nulla a che vedere con simili volgarità, ma invece anche qui troviamo vendetta. In Arancia Meccanica la società non dimentica quello che ha fatto Alex, nonostante i suoi sforzi per redimersi, non lo ha perdonato. In Big Hero 6 non solo si perdona, ma si comprende che la vendetta è inutile. Quando Hero è accecato dalla rabbia vuole uccidere l'uomo mascherato, vuole così ardentemente vendicare il fratello, da stroncare un'altra vita mettendo addirittura in pericolo quella dei suoi amici. Tutto ciò perché è assurdo? Perché non ha senso? Per una questione di onore? No, perché quando un cattivo dice "sii uomo" il buono risponde "non un uomo come te". Hero ha scelto la via del bene, uccidere una persona farebbe di lui un essere uguale a quella persona. E non può permetterselo, non dopo che il fratello si è sacrificato con onore per salvare una vita. Perfino la parte cattiva comprende che vendicare è sbagliato. Coso lì non vuole più vendicare la figlia, avrebbe ucciso invano perché la figlia era ancora viva.>>
<<Non c'entra un cazzo la vendetta>>
Poi vabbè a questo punto volavano insulti e prese in giro sul fatto che sarei rimasta vergine per sempre. Quante battute su imeni mai lacerati abbiamo fatto in questi anni, mi sono divertita tantissimo.
Oggi io e Luigi viviamo una relazione a distanza, rimane ancora una delle poche persone con cui non ho difficoltà a parlare.
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