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Mio inutile pippone sulla religione.

Nell’ultimo periodo mi sono ritrovata spesso a pensare al concetto di religione. Mi definisco una persona atea, ovvero non credo che ci sia da nessuna parte uno o più esseri superiori che hanno creato la vita. Non credo nemmeno che ci sarà un aldilà quando moriremo, ma tutto finirà nel buio.  Non è sempre stato così. C’è stato un periodo della mia vita in cui ero fermamente convinta dell’esistenza di Dio, che Gesù era suo figlio e che un giorno sarei andata in Paradiso, se Dio me lo avesse permesso. Tutto è cambiato quando alle superiori ho approfondito lo studio delle religioni e del modo che gli esseri umani hanno di praticare i culti.  Ci è stato insegnato che la civiltà umana è nata quando abbiamo iniziato a seppellire i nostri morti. Ovvero quando abbiamo preso coscienza che rendere omaggio alla memoria dei nostri cari li fa vivere nei nostri cuori e nelle nostre menti, rendendoli, in un certo senso, immortali. Questo è stato il primo vero segnale della nostra evoluzione ...

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